Paradosso atlantico Obama introduce la scala mobile Nel discorso dello "Stato dell'Unione" Obama ha annunciato l'aumento del salario minimo, da 7,25 a 10,10 dollari all'ora, per i dipendenti di società che lavorano con l'amministrazione federale e questa, che pure ha colpito l’attenzione dell’opinione pubblica è solo una delle iniziative del presidente statunitense. L’altra riguarda l'indicizzazione degli stipendi all'inflazione, un automatismo che l'Italia ha abolito negli anni 80, quando si cercava di voler contenere il debito pubblico e il ritardo di competitività del Paese. L'America, con 17mila miliardi di dollari di debito, il 106% del Pil sta per percorrere la strada opposta. Se l’aumento del salario minimo e l’introduzione della scala mobile andranno in porto, l’amministrazione democratica potrebbe compromettere gli equilibri di un mercato del lavoro che finora si è dimostrato molto reattivo e capace di creare occupazione. Insieme a questo risultato, si incrementerebbe ulteriormente il debito. Obama non sembra proprio preoccuparsene. Anche se studiasse la storia italiana di quando aveva solo 20 anni, vedrebbe comunque le grandi differenze che segnano i due Paesi. L’America conta su risorse prime, dispone dell’energia nucleare, e queste trainano la ripresa a tutti gli effetti. Keynes ha attecchito più facilmente da quelle parti perché se si tratta di scavare una buca non necessariamente poi si deve riempirla. Magari schizza un getto di petrolio e il lavoro non è stato vano. In ogni caso, nel 2014, il ceto medio è schiacciato dalla crisi e dalla perdita del posto sicuro, una intera grande città, come Detroit, è finita sul lastrico, ancora a dicembre scorso c’era l’incubo del default per lo Stato. La concorrenza della mano d’opera asiatica, in particolare cinese, ha creato una concorrenza drammatica, la crisi finanziaria ha fatto il resto. Non sono tempi facili. Obama vagheggia un new deal e magari rischia di prendere un granchio clamoroso. Se invece ha in mente le elezioni di metà mandato, decide di giocarsi la carta populista fino in fondo, tanto conservatori e tea party lo considerano più un socialista che un liberal. Pensare che da noi la scala mobile fu proprio abolita da un leader socialista. Paradossi atlantici. Di certo la distanza dal rigore europeo verrà acuita. Obama è convinto che i piani del vecchio continente sono buoni solo per la recessione. Sarà la prossima amministrazione a fare i conti con la sua eredità e se conosciamo le dinamiche Usa, si tratterà molto probabilmente di una amministrazione repubblicana. Probabilmente oggi giovanotti a cui verranno subito i capelli bianchi. |